sabato 3 marzo 2007

AUMENTO TARIFFE: QUALI GARANZIE?

Coordinamento delle Associazioni dei Consumatori e dei
Comitati dei pendolari ferroviari della Lombardia


COMUNICATO STAMPA 22 febbraio 2007

AUMENTO DELLE TARIFFE FERROVIARIE: QUALI GARANZIE?
Trenitalia annuncia scandalosi aumenti sia sulla media e lunga percorrenza, sia sui treni dei pendolari, sulla base di un piano industriale che è stato partorito e approvato dalle stesse menti che hanno portato le ferrovie italiane allo sfascio. A tutto questo non è estraneo anche il Governo dimissionario, per la rinuncia aprioristica al ruolo di controllore delle modalità di erogazione del servizio e della spesa del gruppo FS. Forse in Italia le tariffe sono tra le più basse al mondo, ma solo nel nostro Paese si continua a perseverare con scelte gestionali irresponsabili e con sprechi di risorse economiche e materiali che non hanno eguali.
Chiediamo l’immediata apertura di una commissione d’inchiesta parlamentare sugli sprechi delle ferrovie, che dovrà verificare l’effettiva rispondenza alle necessità del traffico e dei pendolari delle linee ad alta velocità, della funzionalità del sistema di emissione dei titoli di viaggio, della funzionalità dei molti e costosi sistemi tecnologici malfunzionanti installati sulle linee ferroviarie e nelle stazioni, degli allungamenti dei tempi di percorrenza, della modalità di programmazione dell’offerta di traffico e dell’assegnazione delle tracce, nonché la correttezza della struttura del bilancio, con particolare riguardo alla formazione dei costi.
Chiediamo che il dicastero dei trasporti operi per una profonda ristrutturazione del gruppo FS, aprendo un tavolo nazionale di confronto sul piano industriale, imponendo l’apertura degli archivi contabili e tecnici della holding e delle aziende del gruppo, a partire da Trenitalia ed RFI. Dovranno essere accettate le richieste degli utenti per un servizio più accessibile, l’innalzamento sostanziale delle penali e l’istituzione di bonus per tutti i pendolari quale garanzia dell’effettivo miglioramento del servizio, che non dovrà essere separato dai prospettati aumenti tariffari.
Per quanto riguarda la Lombardia, dove già sono in vigore le tariffe più alte d’Italia con adeguamento automatico all’inflazione, chiediamo all’assessore regionale Cattaneo di sapere quali siano le scelte di programmazione e le risorse finanziarie che la Regione intende mettere in campo, in base alle quali riprendere il confronto con i rappresentanti dei pendolari e delle associazioni dei consumatori- utenti.
Si tratta, infatti di superare lo stallo in atto e di mettere la direzione di Trenitalia - RFI e di FNM- Le Nord di fronte alla responsabilità di assicurare gli standard di qualità del servizio ferroviario regionale ai livelli stabiliti dai contratti e per i quali le istituzioni ed i cittadini già pagano.

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